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Come dice il testo che, appunto, si intitola “Il pompiere salta cavallerescamente il kamikaze”, non si tratta né dell’eroe che spegne le fiamme mortali o salva la vittima, né del notturno distruttore che ha la vocazione della morte, ma di due illustri (ai loro tempi) giocatori di calcio, l’uno milanista (Gunnar Nordhal, centravanti, pompiere), l’altro interista (Giorgio Ghezzi, portiere, kamikaze): spericolati entrambi, entrambi cavallereschi; e i nomi con cui furono famosi, per antonomasia, derivano dai mezzi di comunicazione di massa di allora: la radio, i giornali sportivi.

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